A loro Volta

E’ un Bene?

Tuttavia, gli antistaminici non sedativi sembrano non essere efficaci nel trattamento della chinetosi. Si tende ad attribuire la chinetosi a un disturbo dell'apparato vestibolare e del sistema nervoso parasimpatico ed, entro limiti modesti, all'atteggiamento psichico del soggetto. Con il passare del tempo il disturbo tende ad attenuarsi, spesso scomparendo dopo l’adolescenza. Questo concetto mi è stato ben spiegato da una antivert farmacia on line a buon mercato ragazza marocchina, molto carina, che tempo fa avevo incontrato in Tunisia. Nei mesi successivi all'annuncio della formazione di una nuova squadra di aspiranti astronauti, Armstrong era molto eccitato alla prospettiva di partecipare al Programma Apollo per le nuove frontiere dell'astronautica che la sfida avrebbe aperto. In epoca antivert senza ricetta zarista prima, e in quella sovietica poi, la città è sempre stata meta di villeggianti, soprattutto ricchi esponenti dell’aristocrazia russa (o, più tardi, del partito comunista) ed ha conosciuto un periodo molto florido; oggi è un po’ depressa, ma molti alberghi funzionano ancora, e sono gestiti nello stile dei vecchi impianti termali. Ararat mi fa parlare un po’ di me, spiegando alla moglie che insegno informatica ed inglese; mi chiede dove sono stato, cosa ho visto, dove andrò in seguito, e così via.

“Certo che no - mi guarda un po’ sorpreso della domanda, come se gli avessi chiesto se in Austria sono già atterrati i marziani - . Durante l'atterraggio, come accaduto già numerose volte in precedenza a causa dei problemi strutturali del velivolo, il carrello si ruppe. Già nel 1958 Armstrong fu inserito nel programma Man In Space Soonest della U.S. Per Armstrong l'ultima nomina come astronauta del Programma Gemini, annunciata due giorni dopo l'ammaraggio della Gemini 8, fu quella di componente dell'equipaggio di riserva della Gemini 11. Con due addestramenti alle spalle Armstrong era piuttosto esperto dei sistemi utilizzati nel Programma e gli fu assegnato il compito di istruire il neofita William Anders. Armstrong si portò con l'aereo alla quota di 68 km (la più alta da lui mai raggiunta prima delle sue esperienze quale astronauta), ma mantenne alto il muso del velivolo troppo a lungo durante la discesa, e l'X-15 di conseguenza rimbalzò alla quota di 43 km.

Mentre l'aereo toccava terreno il carrello dunque si ritrasse, costringendo il pilota a ridare potenza ai motori per guadagnare quota; nell'urto con il suolo, tuttavia, la radio si era danneggiata e si era verificata una perdita di fluido idraulico. Al secondo tentativo l'aereo si sarebbe bloccato nell'atterraggio e Yeager sarebbe scoppiato in una crisi di riso isterico. Tuttavia, anche Dana incorse in ulteriori problemi nell'atterraggio e il comando di Nellis decise che, per evitare ulteriori danni, si sarebbe incaricata la base stessa di riportare i tre piloti alla Edwards via terra. Si può verificare anche quando siamo in volo, in mare o su altri mezzi di trasporto. Quattro giorni dopo, Armstrong fu coinvolto in un secondo incidente mentre era in volo, per la prima e unica volta, con Chuck Yeager, che era al comando di un Lockheed T-33 Shooting Star. Dopo aver diminuito abbastanza la quota di volo, Armstrong invertì la rotta e tornò alla base, dove atterrò evitando per pochissimo di colpire le chiome di alcune Yucca brevifolia, compiendo il più lungo volo di un X-15 per tempo e distanza percorsa. I fiocchi facilitano la stabilità della rotta del veliero nella direzione voluta.

Al momento del lancio, tuttavia, l'elica del motore numero 4 si disintegrò e i frammenti prodotti dall'evento danneggiarono il motore numero 3 e colpirono anche il numero 2. Armstrong e Butchart furono quindi costretti a spegnere il terzo motore, danneggiato, ma anche il primo, a causa della torsione squilibrata che avrebbe altrimenti generato. Dopo 27 minuti dall'aggancio, i due moduli incominciarono a ruotare vorticosamente: la causa sarebbe stata successivamente individuata nel malfunzionamento di uno dei propulsori dell'Orbit Attitude and Maneuvering System (OAMS), che era rimasto bloccato in fase attiva. Nel maggio del 2005 fece causa al suo barbiere di fiducia da 20 anni, Marx Sizemore, che aveva venduto un po' di suoi capelli a un collezionista per la cifra di 3.000 dollari senza che Armstrong ne sapesse nulla o avesse dato il permesso di farlo. Walter Cunningham affermò che Armstrong e Scott non si sarebbero attenuti alle procedure previste per affrontare questo genere di incidenti e che la missione avrebbe potuto essere salvata se Armstrong avesse attivato solo uno dei circuiti dell'RCS. Dopo il lancio dell'Agena alle 10 del mattino (ora locale), il Titan II con a bordo Armstrong e Scott partì alle 11:41, portandoli in orbita.

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